Sezione C - 1° Anno #01, Professor Eric Sharptooth

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Katsuya
view post Posted on 30/1/2008, 19:32




Occhio al bolide!



Un ombra riparava un uomo dal sole che quel giorno era abbastanza fastidioso; non che scaldasse, ma era accecante. Eric non era abituato a tutta quella luce, anzi odiava volare con il sole.
Erano quasi le 10 del mattino e di lì a poco sarebbe cominciata la prima lezione di volo per gli studenti del primo anno. Stava estraendo il suo orologio di difficile lettura quando scorse un paio di teste, erano studenti. La lezione stava per cominciare.

Aveva più o meno fatto una stima di quel che avrebbe dovuto insegnare quel primo giorno, e si era reso conto che la maggior parte degli studenti non era mai salito su un manico di scopa, non uno serio almeno...

Cinque manici di scopa in buone condizioni erano messi in fila dinnanzi all' uomo, come se stessero aspettando di essere raccolti da qualcuno.

Buongiorno!

Era radioso, non si sarebbe proprio detto che era un licantropo. Il fisico era ancora intatto e i lineamenti del viso piuttosto giovani. Alzò il braccio in segno di saluto quando gli studenti furono abbastanza vicini...




Allora, non vi chiedo di fare post lunghi. Vi chiedo solo di trovare il giusto equilibrio tra nutrimento e gusto xD e siate coerenti! Fate un post dopo di me, ognuno di voi. Questa sarà la regola principale per tutta la lezione. Good luck!
 
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Max™
view post Posted on 30/1/2008, 22:02




SPOILER (click to view)
narrato
-parlato-
"pensato"

Aveva finito la colazione quando si rese conto che era già ora di andare alla sua prima lezione di volo, essendo nato in una famiglia babbana lui non conosceva le basi di questo metodo di spostamento ne il famosissimo sport che ne conseguiva: il Quidditch.
Camminava a passo svelto ed eccitato, la lunga tonaca nera frusciava ad ogni suo passo, la sua bacchetta inserita in una tasca interna del mantello. Un sole accecante presagiva il bel tempo che sarebbe rimasto per tutto il periodo della lezione.
Arrivò per primo davanti ad un professore di bell'aspetto. Il giovane allievo sorrise e rispose cordialmente al saluto.


-Buongiorno signor professore.-


Ed aspettò con un velo di insicurezza, davanti a se cinque manici di scopa. Maximilian si grattò la testa poco convinto.

"Chissà che dobbiamo fare con queste cose... magari volare!"


Sorrise in modo ebete al pensiero, divertito dal fatto che avrebbero realmente cavalcato delle scope che "magicamente" si fossero alzate dal suolo per volare in chissà quale direzione. Il problema vero era il fatto che questa sua "fantasiosa" congettura ora era la sua realtà.

Edited by Max™ - 31/1/2008, 14:10
 
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X..xMay R. Valentinex..X
view post Posted on 31/1/2008, 21:16




Legenda
"Pensiero"
-Parlato-
-Esterno-
Narrato



Una colazione veloce, lontana dagli altri suoi compagni di casata, e poi subito si era diretta verso l'ingresso dove aveva consultato il foglietto con l'orario delle lezioni, il quale era stato distribuito quella stessa mattina. Aveva notato che era nella classe C, per un attimo si era chiesta come sarebbero stati i suoi compangi di classe, ma poi lasciò perdere.

"Lezione di volo...ore 8.00. Mancano 10 minuti...meglio sbrigarsi."



E con passo veloce si diresse verso il campo da Quidditch, dove vi sarebbe stata la prima lezione. Senza preoccupazioni, aveva solo un obbiettivo: "Non avere nessun timore e essere la migliore".
Finalmente intravide il posto in cui si sarebbe svolta la lezione, vide infatti il professore e un ragazzo che doveva essere arrivato lì da poco.

-Buongiorno Professore-



Disse salutando educatamente il professore, mentre al ragazzo, di cui notò la divisa rosso-oro, gli fece un leggero gesto della mano come saluto.

"Cinque manici di scopa...quindi devono arrivare altri 3 ragazzi."



Pensò la ragaza notando le scope appoggiate sul terreno, quindi incrociò le braccia e aspettò che arivassero tutti per incominciare la lezione.
 
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GiacoTemari
view post Posted on 1/2/2008, 13:36





CITAZIONE
Narrato
Pensato
Parlato

Erano le nove e cinquanta di mattina,la prima che il giovane Ted Kreuk trascorreva a Hogwarts. La sera prima c’era stato lo Smistamento e subito dopo il banchetto,e lui si era ritrovato nella casa di Serpeverde,quella creata dal più malvagio dei quattro fondatori. Era malvagio anche lui quindi?Era stato collocato lì per fare come Salazar?No,il Cappello aveva parlato di tutto tranne della crudeltà,soffermandosi principalmente sul fatto dell’ambizione,ma dove l’aveva trovata non lo sapeva;chissà che cosa aveva visto nel mago novizio che ancora lui stesso non era riuscito a cogliere. Camminava per il verde prato all’esterno del castello per recarsi alla prima lezione di volo,solo come sempre era stato,accompagnato ogni tanto da sguardi indiscreti di altri studenti che incontrava per strada; Shade,il suo gatto,era sicuramente in giro ad esplorare l’intero perimetro della scuola.. era fatto così:doveva sentirsi a suo agio il più possibile per riuscire a comportarsi con tranquillità,come se niente fosse. Il cielo era sereno ed il sole vi regnava incontrastato da nessuna nuvola,diffondendo il suo calore,forse anche troppo;si passò una mano sulla fronte per asciugarsi una goccia di sudore che gli si era formata a causa del clima e della fretta con cui si stava recando a destinazione,dopodichè passò da una camminata ad una vera e propria corsa. C’era ancora tempo,ma non sapeva perché,aveva voglia di arrivare il prima possibile:un semplice nodo allo stomaco,o forse un qualche problema psicologico dovuto alla paura,in quanto non sapeva minimamente come comportarsi ed a dire la verità non sapeva neppure come si facesse a cavalcare un manico di scopa;non appena sopra,ci sarebbe caduto e tutti avrebbero riso di lui,questo era sicuro. Sbuffò e scacciò quel brutto pensiero dalla sua mente,per tentare di ripristinare il totale controllo di se stesso,quindi rallentò piano piano,essendosi accorto di essere arrivato alla meta.
Qualcuno mi ha preceduto.. ed altri stanno arrivando.. Uhm?!Ma quei due li ho già visti nel dormitorio,devono appartenere alla mia stessa casa.Sono talmente sbadato che non ricordo neppure i loro nomi.. e c’è da dire che ieri sera,appena finito il banchetto,sono infilato subito sotto le coperte senza festeggiare nella sala comune,quindi.. Uff,sono stato uno stupido,mi avranno preso subito male,ma cercherò di farli ricredere.
C’erano altre quattro persone presenti,chi davanti e chi ancora dietro di lui,e probabilmente sarebbero finite lì,questi erano i suoi compagni di classe;un Grifondoro,una Tassorosso e tre Serpeverde,lui compreso. Il panico lo assalì intanto che con il suo occhio color ghiaccio passava furtivamente dall’uno all’altro per osservarli,ma senza essere troppo indiscreto,poiché non desiderava assolutamente risultare antipatico ancora prima di essersi messo in mostra.
B-B-buon..giorno..
Avvicinatosi a loro,cercò di spiccicare un ‘buongiorno’,ma quel che uscì fu solo un mezzo sorrisetto ed un balbettio insensato,pertanto abbassò la testa e si rassegnò,incrociando le braccia ed attendendo che il professore desse inizio alla lezione. Bella figura come prima presentazione,davvero stupenda,come di migliori non se ne potevano fare;ce l’aveva messa tutta,ma ancora era difficile riuscire a stabilire un contatto con un altro essere umano. Ce l’avrebbe messa tutta per riuscire ad abbattere quel blocco,così non poteva andare avanti,doveva farsi degli amici,perché ne aveva tanto bisogno. Scrutò le cinque scope che sarebbero servite da cavie per i neo-maghi e di nuovo balenò nella sua mente l’immagine di una brutta caduta;stavolta non si lasciò affliggere più di tanto,e preferì credere nella sua capacità di apprendimento fuori del normale,magari dimostrando a tutti che poteva essere abile più di quanto chiunque si sarebbe immaginato. Sospirò,ed immerso nei suoi pensieri,attese l’inizio di questa materia,che apparentemente gli appariva come la meno interessante ed utile,ma forse sarebbe potuta diventare la più divertente. Quidditch,lo sport dei maghi.. non aveva idea di cosa fosse,neppure che era praticato in tutto il mondo,ma certamente presto lo avrebbe scoperto.
Quidditch dovrebbe chiamarsi quest’arte del volo sulle scope.. chissà come dev’essere volteggiare con una di esse per il cielo,liberi,completamente liberi. Non mi resta che imparare come si fa e poi ci proverò.Non vedo l’ora!
 
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Lento-Violento91
view post Posted on 1/2/2008, 16:08




Il tetro mattino faceva echegiare un solenne giorno di lezioni nel castello adibito ad scuola di Hogwarts, la gelida aria freddava i caldi corpi degli studenti, tutto era pallido e tetro pochi alberi verdi gelati dal vento si potevano scorgere dal finestrone posto come lucernario nel casolare della casa serpeverde.

Il tepore del sole sveglio frettolosamente il black che dormiva sognando morte.
Alzandosi Eragon scorse dalla finestra dei maghi che si allenavano giù nel parco, che sciocchi.
Alzandosi dalla branda, ancora itorpidito dal lungo sonno, eragon si lavò velocemente poi si vestì con i suoi abituali abiti e indosò sopra di essi la casacca con lo stemma della casata serpeverde.
A quell'ora il sole era già sorto e espandeva la sua luce distrugendo le gelide tenebre che regnavano incontrastate sull'antico castello.

Inpugnando la bacchetta scese velocemente le molteplici rampe di scale nn curante delle persone che lo salutavano e cercavano un qualche aproccio umano;
le scale erano di un colore marmoreo con un tappeto rosso che le adornava hai muri erano appesi grandi quadri di cui , la maggior parte, era posseduta o stregata.

Arrivando al portone centrale, Eragon si voltò per ammirare nella più piena maestosità l'imponente antro centrale appena atraversato era davvero uno spettacolo.

Lentamente fece scorrere ilportone aprendolo, lo atraversò andando nel parco.
Gli alberi sembravan sofferenti e piegati dal gelido ed icessante vento che scorreva veloce e flebile come una lama affilatissima che trafige il cuore, le mura ingiallite erano percorse da edera che giaceva morente su di essi soffocado le fredde mura smussate dal tempo inesorabile.

Scosse da lontano dei studenti della sua casata, sapeva che quel giorno avrebbe avuto una lezione di volo, raggiungendoli gli chiese delle indicazioni e loro gli mostraron la via per la lezione.
Seguendo una stradina fatta di ciottoli smussati , molto probabilmente di fiume, arrivò a destinazione.
Vi eran già ben tre studenti l'uno di grifondoro, l'altro un serpeverde ed infine un'insulso tassorosso.

Il black li salutò con un cenno della mano destra poi si rivolse all'uomo tenebroso che ad i suoi piedi aveva i manici di scopa che sarebbero serviti per la lezione.
accennando un inchino eragon disse:

<signore...>

poi si rieresse e dilatò le pupille concentrandosi attendendo l'inizio della lezione che di li a poco sarebbe incominciata....
 
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Lambo The Grim Samurai
view post Posted on 10/2/2008, 14:26




The first lesson


SPOILER (click to view)
narrato
-parlato-
-pensato-


Mattino, un gelo improvviso e pungente destava la mia mente riposata dal tepore del sonno, unico momento in cui potevo essere libero di fare ciò che volevo, di sognare... Dopo qualche attimo di tentennamento, ancora assopito, mi alzai con flemma e lentezza, molti ragazzi, dai letti accanto al mio erano già andati via, alcuni ancora dormivano, ignari del ritardo che stavano facendo alla loro prima lezione; prima di alzarmi stetti un po a riflettere, l'emozione crebbe... rendendomi conto di ciò che stava per succedere, e dei pensieri tumultuosi ed euforici si affolavano nella mia mente
*la prima lezione in questa scuola mi attende, wow.. chissà che faremo, l'importante emantenere la calma, ciu riuscirò... spero*
quei pensieri piuttosto infantili attraversavano la mia mente come frecce imbevute di caffeina, che mi eccitavano sempre di più...in fondo pur essendo maturo abbastanza, ero pur sempre un ragazzino di 11 anni...
Per quanto io desiderasi ardentemente non essere tale...
[...]
scesi nella sala grande del castello, con calma mi sedetti e mangia qualcosa per rimettermi in forze, 2 ragazzi di serpeverde erano da poco usciti dal portone del castello; e sapendo che andavano nella mia stessa direzione, con fare calmo mi aggiunsi a loro, camminando un po dietro, in disparte... Ancora conoscevo troppo poco quei ragazzi per cercare di avere un qualsivoglia contatto, anche se comunque, essendo serpeverde come me... Forse sarei andato d'accordo con loro, o quando avrebbero scoperto che non sono un mago purosague... anche loro mi avrebbero emarginato?..
Nel secondo caso avrebbero subito anche loro la mia ira, come tutti coloro che fin ora si erano posti innanzi al mio cammino bloccandolo, o facendomi del male...
Ero perso in queste mille divagazione quando scoprii di essere quasi arrivato, il campo di addestramento per la lezione di volo.
Un manico di scopa stava aspettando me, e io prontamente mi diressi verso esso... notai che ero l'ultimo... la lezione sarebbe cominciato a breve.
Guardai il mio professore con suardo indecifrabile, e poi i miei compagni, nella mia mente indagavo e osservavo , per farmi un idea almeno superficiale di loro, i 2 serpeverde mi piacevano in apparenza... ma gli altri 2...

*Tassorosso e grifondore, bleah le classi più orride di questa scuola*

pensai con disprezzo assoluto.
Dopo qualche attimo mi calmai e anche se con un po di emozione nel cuore pronunciai delle parole cordiali di saluto
-Buongiorno professore-
Parole semplici, non era il caso di perdersi in divagazioni, era il caso di iniziare la lezione.

SPOILER (click to view)
OT/ scusate il ritardo a postare ma sono stato molto impegnato ultimamente, cercherò di non ritardare più ^^'' /OT
 
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Katsuya
view post Posted on 10/2/2008, 15:58




Eric sorrise ai cinque, non vedeva l' ora di iniziare. Aveva subito notato che gli studenti si erano scrutati a vicenda prima di rivolgersi a lui...

Bene, è la prima lezione che fate insieme? Io sono Eric Sharptooth e sarò il vostro insegnante di volo.

Detto questo allungò un braccio e una vecchia scopa proveniente da dietro l' albero volò verso di lui.
Non sembrava un bel manico di scopa all' apparenza, ma come per tutte le cose l' aspetto non contava.


Ditemi, avete mai cavalcato uno di questi?

Disse accennando ai manici di scopa posizionati a terra.
 
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Max™
view post Posted on 12/2/2008, 20:20




SPOILER (click to view)
narrato
-parlato-
"pensato"

Il ragazzino guardò arrivare altri quattro ragazzi. Una tassorosso e tre serpeverde; non gli fece ne caldo ne freddo, era poco tempo che stava dentro alla scuola per sapere dell'antica rivalità che correva tra i Grifondoro e i Serpeverde. Per lui erano del tutto uguali a lui.
Spostò l'attenzione sul professore che richiamò una scopa con il semplice gesto di una mano.
Chiese se avevano mai cavalcato una di "quelle".
Max continuò ad osservare il manico di scopa, chiedendosi se "quelle" era riferito proprio a quel vecchio e logoro pezzo di legno, i rametti della spatola erano lunghi in diverse dimensioni e la fascetta che le tratteneva non sembrava molto resistente.
A qualunque cosa si riferisse il professore, Max non l'aveva fatta: in fondo era di "Origini Babbane", come gli era stato spiegato.
Il suo sguardo bicroma si posò ancora sulla figura di Eric e rispose a voce bassa.


-Non credo... No...-

E sorrise un po' sconsolato da quella risposta, sperando ardentemente che almeno lui non fosse l'unico del suo corso che non aveva ancora provato l'ebrezza di volare.
 
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GiacoTemari
view post Posted on 12/2/2008, 20:28




CITAZIONE
Narrato
Pensato
Parlato

Ted restava immobile,a testa bassa e con le braccia conserte,in attesa che la lezione cominciasse. L’erba era fresca sotto i suoi piedi,calzanti il solito paio di Converse nere,e spesso qualche folata di vento si imbatteva sul volto del ragazzo,scompigliandogli i capelli,ma soprattutto il ciuffo corvino che velava l’occhio sinistro,rivelandolo ai presenti. Lo sguardo era puntato verso il basso,o meglio,verso la parte finale delle sue gambe,ed osservava il piede destro continuare a battere delicatamente sul verde sottostante,segno di impazienza ma anche di notevole tensione,che sperava in qualche modo di riuscire a scacciare via. I pensieri affollavano la sua mente,incapace di respingerli tutti quanti assieme,comportando talvolta qualche brivido risalente dai piedi alla punta dei capelli:la paura di essere tagliato fuori dal gruppo e di poter sbagliare,facendo brutta figura,non voleva proprio lasciarlo stare,pertanto aveva un’aria molto distratta e soprappensiero;difatti non si era accorto neppure dell’arrivo dell’ultimo compagno di corsi,uno studente della sua stessa casa,che senz’altro aveva visto durante lo Smistamento ma,così come con tutti gli altri,non c’era stata occasione di conoscerlo meglio. A dire la verità non ci aveva neppure provato,ma la sua timidezza e la sua insicurezza che lo caratterizzavano erano talmente forti da non farlo persino riuscire a parlare.
Uff,così non va bene,dovrei reagire.. ma è troppo più facile a dirsi che a farsi. Eppure non dovrebbe essere difficile,è che non riesco mai a fare il primo passo. C’è anche da dire che tra tutti qui,non è che siamo di molte parole,eccetto il professore che ovviamente deve saper parlare con i propri apprendisti.. Speriamo ci faccia interagire lui in qualche modo,altrimenti mi sa che questa spiacevole situazione continuerà per un bel po’,nonostante tutte le lezioni che dovremo frequentare assieme. Uhm?!Sembra che finalmente cominciamo.. Aiuto,speriamo che vada tutto benone!
L’insegnante si era presentato ai suoi alunni,e non appena proferì la prima parola,il volto di Ted si alzò rapido,voltandosi in direzione di quella persona,cercando però di non fissarla dritta negli occhi. Il braccio destro si distese lungo il suo corpo,mentre quello sinistro afferrò il medesimo fianco,per cercare una posizione sufficientemente comoda e che gli permettesse di prestare attenzione nel migliore dei modi. I suoi occhi di ghiaccio fremevano di muoversi qua e là per osservare le facce dei compagni e tentare di comprenderne lo stato d’animo,per scoprire se c’era chi,come lui,si sentiva un po’ inferiore ed intimorito. Una vecchia scopa si mosse ad un cenno di Eric,fino a raggiungerlo. Dunque erano quelli i cosiddetti Manici di Scopa che i maghi cavalcavano durante il Quidditch.. che senso aveva nell’essere magico? Sì,va bene,era lo sport dei maghi,ma poteva davvero essere utile ad aumentare il Potere Magico delle persone? Non se l’immaginava così. Di nuovo intento a riflettere,si accorse in ritardo del nuovo discorso del professore,il quale aveva rivolto loro una domanda personale,ma non troppo:riguardava sempre e comunque la materia,o meglio ancora,la loro esperienza pratica. Zero,anzi sotto zero,per quanto riguardava quella di Ted.
Che figura ci faccio a dire che non ho mai cavalcato una scopa?A dire la verità non ne avevo mai sentito neppure parlare,e le lezioni di volo credevo che fossero tutt’altra cosa che giocare a Quidditch..comunque non si sa mai,potrebbe rivelarmisi interessante ed utile per il futuro. Chissà se anche gli altri sono al mio stesso livello.. boh,non saprei dirlo:sembrano tutti già molto preparati in confronto a me.. Tsk,non è che ci voglia molto in effetti.. Cosa faremo adesso?Ci insegnerà già come spiccare il volo su quelle robe lì?Fico!Però potrebbe anche essere pericoloso.. Sarà dura.
Max si fece avanti per primo,ed il giovane Kreuk lo stimò molto,perché secondo lui aveva compiuto un grande atto di coraggio,essendo stato il primo ad annunciare la sua ignoranza in materia. Aveva l’aria un tantino sconsolata,così come tutti molto probabilmente,e come biasimarlo. Sospirò e si fece coraggio,cercando di tirar fuori tutto ciò che voleva dire senza eventuali intoppi. Ne uscì ugualmente una piccola parola balbettata,ma era meglio che nulla.. un primo,importante,passo avanti.
N-no..
Pronunciò guardando per un istante gli occhi dell’insegnate e poi riportandoli immediatamente verso l’erba sotto di lui.

 
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X..xMay R. Valentinex..X
view post Posted on 12/2/2008, 22:40




May osservò di sfuggita i tre ragazzi che erano arrivati ,tutti di Serpeverde, però non diede tanto peso alla casa in cui appartenevano. Infondo per la ragazza era indifferente.
Poi fissò lo sguardo sul professore che proprio in quel momento aveva parlato, e quindi l'attenzione della ragazza fu rivolta ai manici di scopa che erano per terra, con una mano si spostò una ciocca di capelli, cercando di non sembrare nervosa.
La Valentine guardò con la coda degli occhi i compagni, per poi riportare l'attenzione sul professore.

"Devo cercare di non sembrare un idiota totale, credo che sarà dura. Comunque io non so niente su questo argomento, sono sempre vissuta con i babbani. Però bisogna rispondere!"



Pensò la ragazza, trovando il coraggio di prima, aprì la bocca per rispondere, ma si fermò vistò che prima parlò il ragazzo di Grifondoro seguito da quello di Serpeverde, a quanto pare nemmeno loro avevano mai cavalcato un manico di scopa, e le loro espressioni erano, come dire, sconsolate e intimidite. Notò che il serpeverd
 
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9 replies since 30/1/2008, 19:32   208 views
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